PERCHE' L'ELENCO DEI RIMPATRIATI NON COINCIDE TRA ESDRA E NEEMIA?

Neemia

- Esdra 2:8 – Neemia 7:13; Esdra 2:12 – Neemia 7:17; Esdra 2:15 – Neemia 7:20; Esdra 2:19 – Neemia 7:22; Esdra 2:28 – Neemia 7:3 -

Sia Esdra che Neemia riportano una sorta di censimento dei rimpatriati a seguito dell'esilio babilonese. I due elenchi, però, in alcune parti non coincidono. Perché? Molte antiche bibbie accomunavano in un unico testo sia il Libro di Neemia che quello di Esdra. I numeri riportati in quegl’elenchi erano contenuti nel censimento dei rimpatriati da Babilonia a Israele (del primo afflusso poiché, successivamente, ce ne furono degl’altri). Entrambi (Esdra e Neemia) riportano lo stesso numero di rimpatriati, cioè 42.360. I due censimenti differiscono, però, circa il numero di componenti di alcuni clan. E’ curioso che, sommando i componenti di ciascun clan, la somma non è pari a 42.360 né usando l’elenco di Esdra, né usando quello di Neemia. Impossibile che entrambi non abbiano saputo fare i conti. Una risposta al problema c’è la danno ambedue affermando che, tra i sacerdoti, non tutti coloro che fecero richiesta di rimpatrio riuscirono a dimostrare le loro origini. La legge ebraica stabiliva che il sacerdozio fosse possibile ai soli leviti o ai discendenti diretti della famiglia di Aronne (fratello di Mosè). Dunque, era necessario possedere un vero e proprio albero genealogico attestante le proprie origini. Alcune famiglie, però, lo avevano perduto; di conseguenza, è presumibile che non tutti gli israeliti, alla fine, fecero ritorno in Israele. Le poche differenze esistenti tra i due censimenti potrebbero spiegarsi alla luce di ciò. Neemia, fra l’altro, scrive di aver trovato e ricopiato un antico testo del censimento, che lui chiama “registro genealogico dei rimpatriati”, senza però specificare se fosse l’originale o una copia. Dopodiché ne riporta il contenuto. Trattasi, dunque, di particolari di poco conto e che non appartengono alla rivelazione divina. Infine, non va scartata l’ipotesi che ci siano stati errori di trascrizione (e/o di traduzione), soprattutto dall’ebraico al greco. I componenti del clan Zattu, ad esempio, in un testo sono 945 e nell’altro 845 (esattamente cento di differenza, né uno in più, né uno in meno) e, fra l’altro, il testo masoretico (Bibbia ebraica) omette Zattu.